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Wild Hearts: La recensione - Conclusioni

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Lato artistico e tecnico

Oro HD new

4 stelle

Naturalmente, gli stessi Kemono svolgono un ruolo fondamentale nel rendere appassionante e coinvolgente la caccia. Ottimamente caratterizzati, sia esteticamente che nel move-set, ognuno è una versione gigante e mutata della fauna selvatica di base, di ogni area: da topi e cinghiali a gorilla e corvi. Inoltre, queste bestie furiose sono anche fuse con la natura, in grado di colpirci con fetide spore fungine e radici contorte che emergono violentemente dal terreno. Ogni Kemono presenta una sfida diversa e imparare le migliori strategie per abbatterli è un'esperienza gratificante che incoraggia il pieno utilizzo del vasto repertorio di strumenti, armi e tecniche.

Wild Hearts 4e850

Come già detto, il lato artistico e di design dei mostri, è ispirato e solido dal punto di vista visivo, ma non si può dire lo stesso del restante aspetto tecnico del gioco. Wild Hearts risulta generalmente ispirato nelle sue ambientazioni, l’avventura si svolge nella terra immaginaria di Azuma, che si ispira al Giappone feudale. Ogni luogo ha un sapore distinto, oscillando tra le verdeggianti colline ondulate di Harugasumi Way, le scoscese spiagge incrostate di cirripedi dell'isola di Natsukodachi e l'impenetrabile Forte di Fuyufusagi, che ora giace in rovina nel mezzo di un inverno senza fine. Ci sono alcuni bei panorami da vedere, ma anche molti altri che non riescono ad emergere a causa dell'abbondanza di texture a bassa risoluzione e di una sfocatura generale. Inoltre, nonostante le apparenze da titolo non esoso in termini di ricchezza grafica, anche Wild Hearts fa fatica quando si tratta di prestazioni. La due configurazioni disponibili, come di consueto, una dedicata alla massima qualità visiva ed una alla fluidità, soffrono entrambe di cali di frame rate. Per fortuna questi intoppi non si sono verificati così spesso durante il combattimento, ma quando avvengono, sono lampanti e fastidiosi.

Il loop di gioco, cuore di Wild Hearts, non si discosta troppo dalla formula stabilita da Monster Hunter, ma la sorprendente decisione di incentrare tutto sulla meccanica di costruzione frenetica, è il colpo di ingegno che fa davvero la differenza. Il sistema Karakuri eleva ogni singola parte del gameplay di Wild Hearts. Il combattimento, l'esplorazione e la cooperazione sono tutti migliorati dalla sua presenza e dal modo in cui i Karakuri interagiscono e si fondono con le strategie del giocatore. Ci sono alcuni notevoli difetti che non permettono al diretto concorrente della serie Capcom di svettare e risplendere come dovrebbe, soprattutto quando si tratta di prestazioni tecniche, ma Wild Hearts, pur non raggiungendo i picchi qualitativi e quantitativi di Monster Hunter, è un gran bel primo passo in un genere altrimenti dominato da una singola serie.

 

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